Pensiero di inizio anno

Inizio d’anno, piovoso, grigio … chissà se questo anno ci riserverà qualcosa di nuovo. Chissà se tra dodici mesi potremo dire di avere lavorato a qualcosa di utile e positivo non solo per noi, ma per la nostra comunità. È vero, oggi vediamo tante difficoltà, limiti che ci portiamo appresso, variabili esterne che ci condizionano, ma la voglia di provarci c’è e questo, ne siamo certi,   è il primo importante passo per poter costruire un cammino fruttuoso.

Iniziamo quindi augurando a tutti un buon anno e, come si suol dire, rompiamo il silenzio, cominciando una nuova storia …

Ecco, ieri l’unità di lavoro sulla comunicazione di Gavardoinmovimento si è riunita per la prima volta …

Ci siamo chiesti come interessare le persone, come promuovere le idee che ci animano, come arrivare ai giovani, ai delusi, o alle persone che solitamente si tirano fuori, o stanno proprio fuori, come non sbagliare … Ai corsi sulla comunicazione ci insegnano che quando ci si presenta  i primi trenta secondi sono quelli fondamentali … se non sei sorridente, gentile, se non mostri interesse nel tuo interlocutore … è finita … Ci guardiamo in faccia: chissà, magari abbiamo già sbagliato…

Dunque, facciamo subito un veloce esame.

Abbiamo aperto questo sito, frutto di buona volontà e non di professionisti, qui si possono leggere lo statuto e la carta d’intenti, i primi documenti che abbiamo prodotto, che raccontano i nostri valori, il nostro modo di vedere la politica, le “regole” che ci siamo dati: la prima orma che lasciamo in questo cammino. Certo non è poco, anzi per noi sono il risultato di un confronto ricco e proficuo, ma  a guardare l’acqua che scorre, questo mulino, nuovo di zecca, non ha ancora dato prova di sé …

Dov’è il grano da macinare, dove i contenuti che pur ci animano?

In tempo di crisi non è così facile… la gente preferisce tenere il grano sotto il letto … farlo vedere a pochi intimi se non nasconderlo … e chi non ce l’ha non viene certo a dirtelo. Meglio lasciare una ruota girare a vuoto che rischiare di essere derubati o smascherati poveri … Certo potrebbe succedere, ma non è questo il nostro pensiero e lo vogliamo dire subito…

 

Decidiamo di correre il rischio.

È urgente svuotare i sacchi di grano, metterli a disposizione di tutti quelli che vogliono cogliere l’occasione, togliere i rami secchi che impediscono all’acqua di arrivare e scorrere e poi … poi macinare … la ruota dovrebbe girare da sola.

In fondo non c’è mulino se non c’è una comunità e il nostro primo obiettivo è ritrovare la comunità, quella che rende un ruscello un torrente, quella che travolge, quella che sa cosa vuole e ha il coraggio di agire nel senso giusto. 

Confidiamo nel fatto che è interesse comune prendersi cura dei beni comuni, confidiamo nel fatto che è interesse comune fare proprie una serie di buone pratiche, che possano rendere il nostro paese un paese dove si vive bene, dove l’amministrazione è al servizio del cittadino, nei suoi diritti fondamentali, dove si promuovono le relazioni e il senso di comunità, dove si promuove e si sostiene un’economia ecosostenibile, dove si ha chiaro il senso del limite e in virtù di questo pensa e progetta un futuro consegnabile ai nostri figli.

 

Per dare voce a tutto questo, decidiamo di alimentare e integrare il nostro neo sito, sapendo bene che la discussione sarà ampia solo se  troveremo tanti che hanno voglia di parlarne.

Tanto per cominciare, un editoriale in cui pubblicare ciò che ci sta a cuore, notizie, riflessioni, proposte e poi uno spazio per il pubblico: la panchina virtuale, dove le persone si sentano libere di dire la loro, dove ogni opinione ha il diritto di spazio, dove il confronto e la relazione sia il primo valore a cui tendere.

Se è vero che tutti abbiamo bisogno di speranza, le nostre panchine si affolleranno e mentre ci confronteremo e progetteremo insieme l’acqua scorrerà e il mulino macinerà.

Ogni inizio anno ha bisogno di un sogno… e questo è il nostro.

 

Unità di lavoro Comunicazione e Pubblicizzazione.