Referendum

GAVARDO IN MOVIMENTO INVITA A VOTARE NO

Il 20 e 21 settembre i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi su un referendum costituzionale per approvare la legge che ha previsto il taglio di 345 parlamentari.

Noi siamo contrari a questa riforma.
Perché a fronte di un risparmio davvero irrisorio (1€ a cittadino) riduce la rappresentatività territoriale (e delle minoranze).

Perché non garantisce (anzi!) una maggiore efficienza soprattutto senza una revisione della legge elettorale e dei regolamenti di funzionamento del parlamento.

Perché il problema non è la quantità dei parlamentari ma la “qualità” (oggi davvero un po’ scarsa) e la funzionalità del loro lavoro.

Perché non è con riforme di questo tenore che si recupera la centralità del parlamento.

Pubblichiamo di seguito alcuni documenti che spiegano perché è importante votare NO:

Questo il testo del quesito stampato sulla scheda:
“Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?”

Vogliamo essere rappresentati MEGLIO non MENO

Il 20 – 21 settembre vota NO al referendum di riforma costituzionale

Acqua Bene comune: Ri-publicizzazione, il ritorno dell’acqua nelle nostre mani

Il referendum del 18 novembre è stato indetto per rivendicare la gestione pubblica dell’acqua. Ma siamo sicuri che la gestione pubblica del SII (Sistema Idrico Integrato) sia la soluzione giusta? Non rischiamo  di avere un servizio magari datato (un po’ superato) meno efficiente e più costoso di quello che potremmo avere con una gestione mista pubblico-privata? Continua la lettura

Acqua bene comune – Storia di un Referendum

Il 18 di novembre i cittadini della provincia di Brescia saranno chiamati, tramite un referendum consultivo, ad esprimersi con un Sì o un No se il Servizio idrico integrato debba rimanere totalmente in mano pubblica, senza la presenza di un socio privato.

Ma perché di nuovo un referendum sull’acqua? I cittadini italiani non si erano già espressi nel 2011? Continua la lettura

Le ragioni del SI!

REFERENDUM PROVINCIALE PER L’ACQUA PUBLICA

IL 4 ottobre a Gavardo, presso l’Auditorium C: Zane, don Fabio Corazzina (già presidente di Pax Cristi e attualmente parroco a Brescia) spiegherà le ragioni del SI al prossimo referendum provinciale sull’acqua.

L’incontro è organizzato dal Comitato Referendario Acqua Pubblica Valle Sabbia. Continua la lettura

Referendum per l’autonomia del 22 Ottobre

Note di Gavardo in movimento sul Referendum per l’autonomia del 22 Ottobre

L’ articolo 5 della Costituzione dice:  “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principî ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.”

La nostra Costituzione riconosce e favorisce l’autonomia locale e prevede che si adegui la legislazione alle esigenze dell’autonomia.

Quindi, nulla da obiettare per quanto riguarda il prossimo referendum regionale per l’autonomia del 22 ottobre.

Non proprio. Vediamo il perché.

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Campagna referendaria per il NO alla riforma costituzionale

referendum-costituzioneGavardo in movimento continua la sua attenzione alle vicende gavardesi, ma non manca lo sguardo più ampio verso le questioni nazionali, di interesse comune.

Come sicuramente avrete già saputo dalla stampa e dalle televisioni, è iniziata la campagna referendaria per il NO alla riforma costituzionale che si svolgerà in autunno.

Anche Gavardo in movimento ha aderito al comitato provinciale per il NO ed è impegnata già da ora nel dare vita ad iniziative che consentano un’ampia diffusione di informazioni e documenti relativi sia ai contenuti della riforma sia alle motivazioni che  portano a sostenere il NO alla riforma. Continua la lettura

REFERENDUM TRIVELLE E ADESSO?

 LA BATTAGLIA RIPARTE CON LA FORZA DI 13 MILIONI DI Sì 

banner-300x250-energiaI no oil rilanciano. Se qualcuno ha pensato che, dopo il voto, il fronte del «no alle piattaforme offshore», si sarebbe esaurito, beh, si sbagliava. Per gli ambientalisti, per tante organizzazioni e associazioni il referendum, e lo si può già dire, è servito come spinta a proseguire la battaglia contro l’assalto delle compagnie del petrolio alle coste, e non solo, del Belpaese.

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