Il Programma

 

 

il logo di Gavardo in movimento

Gavardo in movimento è nato per riproporre la centralità della buona politica, intesa come necessità di mettere gli interessi collettivi al centro di un governo che costruisca le proprie basi su alcuni principi fondamentali: trasparenza nell’azione amministrativa, onestà individuale di chiunque si occupi del bene pubblico, uguaglianza assoluta dei residenti di fronte all’amministrazione, partecipazione dei cittadini alle scelte fondamentali.
La base del nostro lavoro prevede di attivare un sistema comune basato sulla dimensione educativa e preventiva prima che punitiva mediante strumenti di partecipazione nei quali tutti i livelli della popolazione, ed in particolare i giovani, siano non solo sostegno ma componente propositiva.
Ripensare Gavardo è oggi un vero imperativo. Ciò significa ascoltare le istanze di cittadini, associazioni, operatori, indicare prospettive, individuare politiche adeguate, innovare strumenti e procedure. Serve un nuovo progetto capace di risparmiare risorse e crearne di nuove, di coniugare politiche ambientali, sociali, urbanistiche ed economiche, nella consapevolezza che le realizzazioni dovranno fare i conti con la limitatezza delle risorse disponibili. Il nostro intento è di far diventare Gavardo una comunità ecosostenibile, partecipativa, solidale e giusta, in cui tutti i cittadini possano riconoscersi.

 

TERRITORIO E AMBIENTE: un Comune ecosostenibile

Il Comune deve ritrovare un ruolo centrale, di esempio e promozione verso la costruzione di una società sostenibile e solidale dal punto di vista ambientale, economico e sociale, dove vigono reciprocità, solidarietà e cooperazione. Le linee di azione a livello ambientale, si caratterizzano per:

  • la salvaguardia di territorio e del paesaggio, contro un loro consumo indiscriminato e la riqualificazione dell’esistente;
  • l’ambiente salubre e la sua difesa;
  • la riduzione dei rifiuti ed il risparmio energetico.

Alcune azioni possibili

 revisionare il Piano di governo del territorio con l’obiettivo di: consumo zero di suolo agricolo, pieno utilizzo delle aree impermeabilizzate, rigenerazione dei centri storici ed in particolare recupero edilizio, energetico, architettonico e sismico;
 redarre un PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) elaborando un allegato energetico al PGT al fine di promuovere la bioedilizia ed il risparmio energetico oltre che la produzione di energia nelle sue forme rinnovabili (sole, acqua laddove possibile, residui legnosi compatibilmente con la provenienza degli stessi ed il luogo d’installazione) soprattutto nell’ottica del riuso diretto dell’energia prodotta, in luogo della commercializzazione del bene;
– rigenerare la struttura ambientale del territorio individuando nei due corsi d’acqua del Chiese e del Naviglio i capisaldi sui quali fondare il nuovo disegno di rete ecologica comunale, quale “riserva” della biodiversità, di tutela degli habitat e di qualificazione ecologica della Gavardo intera. In quest’ottica si prevede la riqualificazione dell’Isolo di Gavardo come parco cittadino punto di giunzione tra i due corpi idrici;
– predisporre un nuovo programma comunale per la residenza capace di integrare interventi di housing sociale, di residenza libera, che punti al recupero del patrimonio edilizio esistente, alla riconversione delle aree degradate;
– restituire vitalità al centro storico che sta via via cedendo centralità, facendolo diventare il cuore di una comunità articolata, reperendo fondi collegati a finanziamenti europei, ricollocando le panchine, promuovendo la specializzazione commerciale, ecc;
– attivare un concorso di idee o iniziativa straordinaria per la nuova funzione dell’edificio ex scuole elementari;
– valorizzare l’acqua come bene pubblico, promuovendone sia la diminuzione del consumo in bottiglia di plastica, che il consumo consapevole dell’acqua di rubinetto;
– promuovere “Eternit Free”, progetto per il risanamento e tutela della salute pubblica, incentivando la rimozione e lo smaltimento delle coperture;
– ridurre concretamente i rifiuti attraverso politiche di riduzione alla fonte, recupero e riciclo delle componenti riciclabili migliorando la raccolta differenziata oltre la soglia di legge e il sistema “a calotta” in un’ottica incentivante anche attraverso un patto per l’ambiente;
– rilanciare l’agricoltura attraverso la tutela delle aree con valenza ecologica, la sovranità agricolo-alimentare con mercati tipici locali, le filiere corte, gli orti pubblici, gli agriturismi, i servizi educativi e la promozione dell’agricoltura biologica.

ISTRUZIONE E CULTURA: l’identità di una comunità

La cultura è la vera ricchezza di una comunità, ne indica il grado di benessere. Per questo serve recuperare una progettazione per la cultura che sia:

  • inclusiva, fondata su precise competenze ed allargata alla pluralità delle espressioni, in grado di coinvolgere esperienze e gruppi locali;
  • per tutti, promossa da tutti, aperta a tutti: in quest’ottica è fondamentale la collaborazione con i comuni limitrofi per realizzare investimenti, gestire servizi e attuare iniziative culturali anche in un calendario comune;
  • volta a promuovere la maggiore conoscenza del territorio e favorire la cittadinanza attiva per potenziare il senso di appartenenza – aperta e inclusiva – alla comunità;
  • in grado di autosostenersi: progettazione di eventi sostenibili economicamente.

Alcune azioni possibili

Studiare incentivi per valorizzare le Imprese culturali giovanili favorendone lo sviluppo nel tempo superando la logica per cui, la cultura, vive solo di contributi pubblici;
potenziare i servizi offerti dalla Biblioteca Comunale, investendo risorse nella consapevolezza che essa sostenga effettivamente la cultura e l’economia locali;
valorizzare ulteriormente la realtà del Museo di Gavardo promuovendolo anche nell’ottica di uno sviluppo turistico locale;
fare del Mulino, previo accordo con l’ente proprietario, un “Centro della creatività” che sia punto d’incontro, di ricerca, di espressione d’arte e di cultura favorendo nuovi rapporti tra i cittadini e le “loro” associazioni culturali;
incentivare le attività culturali, formative e ricreative (gite, vacanze agevolate, corsi vari) pensando anche al cittadino più anziano;
fare del Comune il Garante del diritto allo studio con azioni concrete quali il sostegno ai meritevoli privi di mezzi oltre che interventi specifici per ridurre il gap culturale: il doposcuola, i laboratori pomeridiani, ecc.;
far “entrare il Comune a scuola” al fine di spiegare ai ragazzi il suo funzionamento;
dar vita al Consiglio comunale dei ragazzi coinvolgendoli attivamente nelle scelte dell’amministrazione;
nell’ambito dei contributi alle Scuole, ripensare i finanziamenti nel rispetto dei valori di pari opportunità, di accesso e di uguaglianza;
agevolare le società sportive affinché favoriscano la pratica di discipline sportive diversificate attraverso le quali i nostri giovani imparino a misurarsi con se stessi, con le proprie abilità, a confrontarsi con gli altri e con il gruppo in modo leale, curando anche la formazione degli allenatori dal punto di vista educativo.

MUNICIPALITÀ E PARTECIPAZIONE: Gavardo aperta, che si innova

Innovazione, nuove idee e soluzioni che migliorano le organizzazioni, i servizi e la mobilità sono elementi che rappresentano la centralità di un percorso di crescita della comunità. Ciò è possibile se si rivede l’organizzazione comunale interna, la sua modernizzazione e ci si apre ad una visione intercomunale nell’ottica di creare un percorso finalizzato al passaggio dal Municipio come luogo di burocrazia, ad un laboratorio di autogoverno attraverso:

  • una nuova dimensione “democratica”, multiculturale e autogovernata, come antidoto alla globalizzazione economica e al regno dell’insicurezza e dell’impotenza;
  • la comunicazione frequente e puntuale delle iniziative che l’amministrazione porrà in essere per garantire la limpidezza della sua azione, in modo da mettere ogni cittadino nella condizione di essere il custode della democrazia e della legalità;
  • a previsione di sessioni speciali del consiglio sui grandi temi della vita comunitaria: cultura, immigrazione, ambiente, casa, infanzia, vita sociale, per condividere e discutere idee e proposte da sviluppare nell’azione amministrativa;
  • l’utilizzo di tutti gli strumenti disponibili per assicurare un’effettiva conoscibilità e fruibilità dei procedimenti amministrativi (contratti, convenzioni, elenco dei contributi erogati, elenchi delle spese di rappresentanza, liste di attesa per asilo nido, scuola materna, casa di riposo, ecc.) nonché degli aspetti gestionali dell’attività di organi e uffici comunali.

Alcune azioni possibili

Promuovere e incentivare la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa, politica, sociale e culturale anche mediante organismi consultivi intermedi (Consigli di frazione), mettendo a disposizione spazi gratuiti d’incontro per attività non lucrative e iniziative diverse;
promuovere la città digitale e smart, con ampliamento del wi-fi, gestione di servizi in rete;
verificare la fattibilità di una Unione di Comuni nell’ottica della gestione amministrativa in economia di scala promuovendo la valorizzazione delle professionalità presenti negli uffici comunali;
sviluppare una visione collaborativa con i comuni limitrofi al fine di sviluppare progetti comuni, realizzare investimenti, gestire servizi e attuare politiche sociali o culturali di comune interesse;
rivedere il rapporto del Comune con le strutture sovracomunali locali (Comunità Montana e Secoval) nell’ottica della partecipazione e della collaborazione;
rivedere il ruolo della Gavardo Servizi come braccio operativo della municipalità;
proporre forme di bilancio che garantiscano una informativa più esaustiva e nello stesso tempo più semplificata (Bilanci Ambientali, Bilanci Partecipati, ecc. ecc.) per favorire forme di partecipazione più mirate dei cittadini;
sviluppare un’interazione intelligente fra Pubblico e Privato nella realizzazione di investimenti o servizi;
favorire gli esercizi No-Slot coinvolgendoli in iniziative pubbliche.

MOBILITÀ E INNOVAZIONE: Gavardo che si innova e si muove

Una mobilità sostenibile rende più vivibile il paese, il Comune deve individuare forme di riduzione dell’incidentalità, liberare spazi occupati dai veicoli, favorire forme di contrasto all’inquinamento.

Alcune azioni possibili

Definire un Piano per la riorganizzazione della mobilità dell’intero paese con interventi di breve, medio e lungo periodo basati su un’opera di confronto con la cittadinanza, le associazioni e le parti sociali;
incentivare la mobilità pedonale quale alternativa preferita per un effettivo rilancio della socialità urbana e del centro storico, sostenuta da adeguate scelte infrastrutturali (Pedibus per le scuole strutturato sull’intera settimana in collaborazione con forme di volontariato);
incentivare il muoversi in bicicletta quale modalità privilegiata per spostarsi in paese con l’obiettivo di rendere attrattivi e sicuri gli spostamenti con le due ruote;
ridefinire la priorità degli interventi relativi alla viabilità;
promuovere una mappatura delle barriere architettoniche presenti sul territorio anche mediante il supporto di volontari.

ACCOGLIENZA E POLITICHE SOCIALI: Gavardo, comunità solidale fra bisogni e risorse

Il Comune deve attivare politiche per rispondere ai diversi bisogni dei gavardesi, delineando i possibili scenari delle problematiche sociali, per conseguire l’obiettivo della progettazione partecipata nei servizi alla persona, alla famiglia e alla comunità, nel rispetto dei generi, delle età, delle etnie, delle culture, delle speranze di ognuno. Il welfare municipale deve continuare ad essere elemento centrale nelle politiche amministrative. Per questo occorre un Comune che:

  • assuma una funzione di coordinamento e promozione delle politiche sociali (nel costante raccordo con le realtà Istituzionali e nel confronto con l’ASL), garantendo qualità ed efficacia nell’offerta dei servizi assumendosi come proprio il ruolo di garante, sia della qualità che del servizio;
  • proceda alla promozione dell’associazionismo e delle reti informali (volontariato);
  • solleciti e promuova la cultura dell’interdipendenza che è espressione della solidarietà in una logica di benessere collettivo;
  • destini a tutti i residenti, senza distinzione di etnia o sensibilità religiose o politiche, i servizi di carattere sociale, culturale, formativo;
  • sperimenti modelli di “welfare partecipato” e “integrativo”, per sviluppare e gestire servizi domiciliari o diurni attraverso un’interazione tra Comune, realtà associative, parrocchie, cittadini;
  • promuova progetti di promozione della salute quali: attività motoria, corretta alimentazione, uso di strumenti tecnologici per assistenza;
  • attivi servizi culturali e aggregativi per adolescenti e giovani, pensati e proposti con loro;
  • favorisca azioni di sistema volte a sostenere l’integrazione piena degli immigrati (minori, adulti e famiglie);
  • medi tra domanda ed offerta di abitazioni in affitto garantendo sia i proprietari che gli affittuari nell’ottica del diritto ad un’abitazione dignitosa per tutti;
  • valorizzi le persone anziane considerandole una risorsa per l’intera comunità e non solo come destinatari di servizi;
  • indirizzi le politiche che si intendono rivolgere alla popolazione anziana, tanto quelle orientate alla prevenzione e alla tutela della salute quanto il complesso di interventi di sostegno alle famiglie e agli anziani in precarie condizioni di autonomia personale;
  • si adoperi perché i minori possano trovare idonee condizioni di vita all’interno della comunità, usufruendo di politiche atte a far sviluppare in ogni giovane, talento e professionalità, permettendone la realizzazione di un progetto di vita;
  • adotti efficaci politiche d’integrazione, in modo da utilizzare la conoscenza come volano per lo sviluppo sociale della nostra comunità, in particolare per favorire l’integrazione tra le diverse culture ed etnie, presenti a Gavardo, nel rispetto di diritti e doveri;
  • attivi politiche di genere e di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro a sostegno delle donne quali: sportello donna, banca del tempo;

Alcune azioni possibili

rivedere le politiche tariffarie su base Isee e/o sul concetto di “consumo pro-capite per utenza” a seconda dei casi;
istituire l’“Agenzia per la casa” con la presenza del Comune, dei Sindacati e dei Rappresentanti dei proprietari, in un ruolo di mediazione tra le parti, prevedendo tra l’altro: benefici fiscali e garanzie al proprietario sul pagamento del canone, sul rilascio dell’alloggio a fine locazione e sul suo stato al momento del suo rilascio; a fronte di queste garanzie, i proprietari potrebbero mettere a disposizione alloggi a canone agevolato, attraverso lo strumento dei canoni concordati;
incentivare la ristrutturazione di immobili sfitti, prevedendo opportune agevolazioni soprattutto se l’immobile verrà poi affittato;
proporre progetti di cohousing tra anziani autosufficienti;
individuare modalità per il sostegno alle famiglie che assistono persone in condizioni di grave dipendenza;
istituire uno sportello, gestito da volontari, per l’assistenza burocratica alla popolazione anziana;
definire orari lunghi e flessibili negli uffici pubblici, nelle scuole e nell’asilo nido per conciliare il lavoro con la maternità e la paternità;
avviare un percorso finalizzato all’apertura di un centro giovanile comunale sul modello di quello già esistente e poi chiuso;
porre attenzione anche alla fascia d’età della popolazione più piccola mediante identificazione di spazi da destinare a socializzazione e gioco;
attivare iniziative volte alla prevenzione ed al contrasto di dipendenze vecchie (tossicodipendenza) e nuove (ludopatia);
favorire lo sviluppo di iniziative di formazione “ragazzi verso nonni e genitori” attraverso le nuove tecnologie;
attivare uno sportello di ascolto, unito a quello di mediazione. Il primo dovrà essere in grado di recepire le “lamentele” dei gavardesi per meglio comprendere i loro disagi e cercare soluzioni condivise; il secondo dovrà prevedere un mediatore culturale e/o volontari di diverse etnie, con l’obiettivo, di sviluppare il confronto reciproco;
ricostituire una consulta con i rappresentanti delle diverse etnie, allargando il confronto anche alle nuove generazioni, prestando attenzione a lavorare anche con le singole persone e non solo con le associazioni;
favorire l’attivazione di progetti d’affitto agevolato in cambio di prestazione da parte degli affittuari di opere (quali giardinaggio, manutenzioni varie, pulizie, manutenzione parchi ecc…).

POLITICHE OCCUPAZIONALI: Gavardo che lavora, si preoccupa e si occupa

Il Comune deve favorire, promuovere iniziative volte a incentivare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, facilitare la nascita di forme associative, e nella congiuntura economica attuale, fare da tramite tra imprenditori e istituti di credito.

Alcune azioni possibili

definire una partnership con le imprese locali per migliorare il profilo qualitativo dei giovani;
aiutare lo start up motore per nuove imprese e posti di lavoro anche mediante sportello di consulenza con l’attivazione di percorsi di approfondimento e di formazione;
attivare un sistema di monitoraggio permanente sulle modifiche dell’assetto commerciale urbano, indispensabile per conoscere le dinamiche settoriali;
individuare nuovi potenziali segmenti di sviluppo del turismo locale anche in previsione dell’evento Expo 2015.
stimolare lo sviluppo di un distretto sulle energie rinnovabili con un piano pluriennale e di agevolazioni per le imprese della filiera che volessero insediarsi nel territorio comunale;
favorire iniziative nell’area dell’economia solidale, dagli spazi per associazioni quali i GAS/DES, per promuovere filiere corte, al sostegno alle iniziative di autoproduzione, di riciclo e riuso degli oggetti, alla possibilità di impiegare disoccupati, o beneficiari di interventi di sostegno, in lavori utili per il Comune (nella gestione dei beni comuni).

5 thoughts on “Il Programma

  1. Pingback: Gocce di Programma. | Gavardo in movimento

  2. soldato cane

    ** per ridurre gli sprechi accorpare cucina mensa dell’asilo e della scuola materna comunale**…Non capisco: asilo e scuola materna sono la stessa cosa. Si intendeva Nido? oppure Scuola Primaria?
    * un Comune che deve dunque assumere una funzione di coordinamento e promozione delle politiche sociali (nel costante raccordo con le realtà Istituzionali, e nel confronto con ASL), garantendo qualità ed efficacia.** Fatica!!!

  3. soldato cane

    Alcuni passi ho fatto fatica a capire la struttura del periodo, altri invece mi hanno sorpreso positivamente e se si riuscirà a realizzarli saremo d’esempio per alcuni e bocca amera per altri….Purtroppo xò io sono un vetero figlio del popolo che ha bisogno di termini comprensibili. Alcuni li ho trovati complicati! Dovrò rileggerlo con calma. Cmqe lo ritengo un ottimo programma. Per correttezza ho visto un refuso e una o due volte scritto Comune con la c minuscola.
    Bravi!! C’è da esserne orgogliosi!!

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