Decennale Referendum Acqua Pubblica e Nucleare

12-13 giugno 2011: Referendum sul Nucleare e sull’Acqua come Bene Comune

Il Referendum (più partecipato e) più disatteso: se dieci anni vi sembrano pochi!

Nel giugno 2011 più della metà dei cittadini italiani aventi diritto a votare, circa 27 milioni (!!!) si recano alle urne per dire due chiari NO al Nucleare e NO alla privatizzazione dell’Acqua. Una volontà popolare chiara ed evidente a cui la politica avrebbe dovuto tempestivamente dare seguito. Invece nulla di tutto questo. I diversi governi che si sono succeduti, ma anche il Parlamento italiano (che ancora non ha trovato il tempo di discutere e approvare una legge di iniziativa popolare sull’acqua e il servizio idrico integrato che da anni giace nelle commissioni parlamentari in attesa di essere presa in considerazione ) hanno totalmente disatteso la volontà espressa dai cittadini e in alcuni frangenti cercando di forzare nella direzione opposta.

Il PNRR potrebbe/dovrebbe essere l’occasione per la politica di risanare questa grave ferita recata ai propri cittadini.

Rendere l’acqua veramente un bene comune, attraverso la gestione pubblica e partecipata del servizio idrico integrato e finanziamenti adeguati per un piano di ristrutturazione della rete idrica (che ancora oggi perde più del 40% dell’ acqua che vi scorre).

Chiudere definitivamente pagina sul nucleare, puntare sulle energie alternative veramente pulite (fotovoltaico, eolico, idrogeno verde, …).

Ma diversi segnali di allarme fanno temere che non sia proprio così.

 Nel PNRR non si trovano chiare scelte di indirizzo che vadano in quella direzione, anzi alcune pare vadano nella direzione esattamente opposta (vedi ad esempio, l’indicazione che al Sud si dovrebbe percorre la stessa strada percorsa al Nord: superare la “frammentazione” delle gestioni in house del servizio idrico attraverso la costituzione di multiutility come A2A, ACEA, ecc.) e alcune dichiarazioni del ministro della transizione ecologica preoccupano (ad esempio, quella sul possibile ricorso all’energia  nucleare come energia pulita).

Per questo è importante la mobilitazione dei cittadini e cogliere l’occasione di questo decennale per riprendere il discorso da troppo tempo interrotto e chiedere a gran voce il rispetto della volontà espressa  dei cittadini in quel lontano giugno del 2011.

Per questo Gavardo in movimento aderisce e chiede ai cittadini gavardesi di aderire alle iniziative promosse dal Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua e per quanto riguarda il nostro territorio a quelle proposte dal Comitato Referendario Acqua Pubblica di Brescia.

PS. Di seguito i link a due articoli, apparsi su Il Manifesto, uno  è un’analisi del Forum dei Movimenti per l’acqua su quanto è previsto nel PNRR sul tema acqua, l’altro una “risposta” al ministro Cingolani sulla questione del nucleare da parte di Giorgio Ferrari, (ingegnere nucleare, una delle voci più critiche e autorevoli in Italia contro il ritorno all’energia nucleare).