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Guerra in Ucraina – Appello per la PACE

Gavardo in movimento segue con preoccupazione quanto sta accadendo oggi in Ucraina.

Riportiamo il testo dell’articolo 11 della Costituzione Italiana, pienamente convinti che sia in questi frangenti che le nostre istituzioni debbano dimostrare la propria fedeltà e ispirarsi al principio espresso in questo articolo.

Articolo 11

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”

Per questo condivide e fa proprio l’appello della Segreteria Nazionale dell’ANPI: “Ucraina: TORNI UN GRANDE MOVIMENTO PER LA PACE”

Di seguito potete trovare l’appello integrale da leggere.

PS. Nei giorni a venire pubblicheremo altri documenti di approfondimento sul tema.

Tutelate il territorio, tagliate le spese militari

Gavardo in movimento condivide e fa proprio l’appello apparso su il Manifesto il 26 Gennaio 2017 e che qui riportiamo. E per l’occasione riportiamo due articoli della nostra Costituzione che aspettano ancora di essere attuati.

Clicca qui sotto per leggere l’articolo:

tutelate-il-territorio-tagliate-le-spese-militari

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Parole in movimento 2015 – La realtà dell’immigrazione

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Immagine tratta da Google Immagini

A maggio 2015, una lista lunga 100 metri, con sopra scritti i nomi di 17.306 persone annegate tentando di migrare, è stata srotolata a mo’ di tappeto rosso all’ingresso del Parlamento Europeo. I morti non sono numeri, ma persone, con sogni, sofferenze e gioi; sono una mamma, un figlio, una bambina, un nonno, un padre, un giovane. Perché allora non riusciamo a empatizzare con questa folla di disperati? Perché non capiamo il carico emotivo e sociale che questa tragedia ci sta mettendo sotto gli occhi da anni e che noi non solo ci ostiniamo a negare, ma che odiamo con tutte le nostre forze? La banalità del male a volte è spiazzante. Come lo è la banalità dell’ignoranza. Perché i numeri parlano da soli. Continua la lettura