Acqua

Acqua Bene comune: Ri-publicizzazione, il ritorno dell’acqua nelle nostre mani

Il referendum del 18 novembre è stato indetto per rivendicare la gestione pubblica dell’acqua. Ma siamo sicuri che la gestione pubblica del SII (Sistema Idrico Integrato) sia la soluzione giusta? Non rischiamo  di avere un servizio magari datato (un po’ superato) meno efficiente e più costoso di quello che potremmo avere con una gestione mista pubblico-privata? Continua la lettura

Acqua bene comune – Storia di un Referendum

Il 18 di novembre i cittadini della provincia di Brescia saranno chiamati, tramite un referendum consultivo, ad esprimersi con un Sì o un No se il Servizio idrico integrato debba rimanere totalmente in mano pubblica, senza la presenza di un socio privato.

Ma perché di nuovo un referendum sull’acqua? I cittadini italiani non si erano già espressi nel 2011? Continua la lettura

Le ragioni del SI!

REFERENDUM PROVINCIALE PER L’ACQUA PUBLICA

IL 4 ottobre a Gavardo, presso l’Auditorium C: Zane, don Fabio Corazzina (già presidente di Pax Cristi e attualmente parroco a Brescia) spiegherà le ragioni del SI al prossimo referendum provinciale sull’acqua.

L’incontro è organizzato dal Comitato Referendario Acqua Pubblica Valle Sabbia. Continua la lettura

Società per la gestione del Servizio Idrico Integrato

Consiglio comunale di Gavardo 16 marzo 2016

Intervento di Silvio Lauro – Gavardo in movimento

acquaCi sarebbe tantissimo da discutere su questo tema; se volessimo approfondire seriamente la questione credo che ci vorrebbero ore ed ore, più di una riunione, interamente dedicata,  del Consiglio comunale.

Stiamo parlando dell’acqua un diritto essenziale e inalienabile di ogni uomo, come  ricorda anche lo Statuto delta costituenda società “Acque bresciane srl” che all’art 1.4 dice “La società  riconosce l’acqua quale patrimonio dell’umanità, bene comune, diritto inalienabile di ogni essere vivente. L’acqua e i servizi igienico-sanitari sono un diritto umano essenziale per il pieno godimento del diritto alla vita e di tutti gli altri diritti umani secondo i principi enunciati dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nella risoluzione n.64/292 del 28 luglio 2010”. Continua la lettura

Acqua, un bene comune a rischio di privatizzazione

acqua_bene_comune_03Oggi, 09 ottobre 2015 è prevista una riunione della Conferenza dei Sindaci, organismo dell’E.G.A.T.O. (Ente di Governo dell’Ambito Territoriale Ottimale (ex A.A.T.O.). La Conferenza dovrà esprimersi, con potere di voto obbligatorio e vincolante, sulla proposta  presentata dall’E.G.A.T.O. e ufficializzata solo pochi giorni fa (!!!).

Successivamente, il 19 ottobre 2015, il Consiglio Provinciale di Brescia dovrà discutere e approvare in via definitiva la  proposta relativa alla scelta delle modalità di gestione del servizio idrico integrato per l’intero territorio provinciale (come previsto nel decreto legge “Sblocca Italia” che obbliga ad assegnare, entro il 30 settembre 2015, la gestione della risorsa “acqua” ad un unico soggetto gestore per l’intero ambito provinciale)

La proposta dell’E.G.A.T.O. consiste:

  • nella creazione di una società interamente pubblica mediante la fusione degli operatori pubblici attualmente esistenti e nell’affidamento diretto trentennale del servizio idrico alla medesima società;
  •  nell’individuazione successiva di un socio privato, tramite gara ad evidenza pubblica, che entro il 31/12/2018, entrerà nella società, al quale sarà ceduta una quota non inferiore al 40% (!!!)  della società di gestione.

La ricerca di un socio privato è giustificata dalla necessità di “acquisire la professionalità di un socio privato operativo nonché l’apporto di capitale privato utile per finanziare gli investimenti della società”

Secondo il Rapporto sullo sviluppo umano diffuso nel dicembre 2006 dall’U.N.D.P. (il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), nessuno fra i programmi di privatizzazione realizzati in tutto il mondo ha raggiunto i risultati attesi: mal riposta è quindi la convinzione che il settore privato sia in grado di conciliare l’equità e l’efficienza necessarie per garantire a tutti il diritto all’acqua.

Va ricordato, inoltre, che il referendum sull’acqua del giugno 2011 ha sancito la volontà sostanziale dei cittadini italiani, con il 95,80 per cento di SI, a voler mantenere pubblico il servizio idrico.

Proprio per questi motivi, il Comitato Provinciale dei Movimenti per l’Acqua Pubblica propone ai propri amministratori locali, una scelta diversa: la creazione di un’Azienda Speciale Consortile di diritto pubblico, senza fini di lucro, posseduta e controllata in forma paritaria da tutti i Comuni del territorio provinciale bresciano, (alla cui direzione prendano parte pure rappresentanti degli utenti e dei lavoratori in essa impiegati) ed alla quale l’Ente di Governo dell’Ambito affidi direttamente la gestione unitaria del S.I.I. Servizio Idrico Integrato per l’intero ambito provinciale.

Su questa tema, insieme a Gavardo Rinasce, abbiamo inviato all’Amministrazione Comunale l’interrogazione predisposta dal Comitato Provinciale dei Movimenti per l’Acqua Pubblica per invitare tutti i Consiglieri ad agire nel rispetto della volontà del popolo italiano espressosi col referendum del 2011.

Il bene comune nell’economia solidale

Il Naviglio

Il Naviglio

Non c’è comunità che non abbia un Bene Comune di cui occuparsi  e viceversa non c’è Bene Comune senza una comunità che se ne occupi e ne fruisca. Una frase un po’ scontata, quasi una tautologia.

Ma cosa si intende esattamente per Bene Comune e per Comunità?

Non è insolito, infatti, sentire usare la parola Bene Comune applicata a diversi elementi, talvolta beni materiali, talvolta diritti o addirittura servizi. Tutti abbiamo chiaro che l’Acqua è un Bene Comune, lo sappiamo bene perché abbiamo fatto un referendum….ma quando parliamo di Terra o di Lavoro come Bene Comune le facce diventano perplesse, qualcosa non ci torna e forse occorrerebbe saperne di più.

Continua la lettura