Attività Politica

GAVARDO IN MOVIMENTO INVITA A VOTARE NO

Il 20 e 21 settembre i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi su un referendum costituzionale per approvare la legge che ha previsto il taglio di 345 parlamentari.

Noi siamo contrari a questa riforma.
Perché a fronte di un risparmio davvero irrisorio (1€ a cittadino) riduce la rappresentatività territoriale (e delle minoranze).

Perché non garantisce (anzi!) una maggiore efficienza soprattutto senza una revisione della legge elettorale e dei regolamenti di funzionamento del parlamento.

Perché il problema non è la quantità dei parlamentari ma la “qualità” (oggi davvero un po’ scarsa) e la funzionalità del loro lavoro.

Perché non è con riforme di questo tenore che si recupera la centralità del parlamento.

Pubblichiamo di seguito alcuni documenti che spiegano perché è importante votare NO:

Questo il testo del quesito stampato sulla scheda:
“Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?”

Vogliamo essere rappresentati MEGLIO non MENO

Il 20 – 21 settembre vota NO al referendum di riforma costituzionale

Libertà è partecipazione. Collaborazioni utili e compromessi inaccettabili per il futuro di Gavardo.

Ci piace citare Giorgio Gaber per spiegare il lavoro che Gavardo in movimento sta portando avanti da oltre un anno con l’intento di costruire una lista civica per Gavardo che lavori insieme per il bene del paese senza preconcetti. Gli ultimi sviluppi però ci costringono ad esplicitare alcuni concetti per noi sacrosanti per garantire serietà e trasparenza alla proposta a cui stiamo lavorando.

Ma facciamo un piccolo passo indietro e riassumiamo brevemente le tappe principali di questo percorso:

Più di un anno fa abbiamo iniziato un percorso con il PD di Gavardo, per confrontarci su alcune tematiche di particolare rilievo per il nostro comune. Dopo una serie di incontri tra maggio 2017 e luglio 2018, Gavardo in movimento e il circolo PD hanno prodotto un documento comune e condiviso (leggi qui l’allegato) che oltre a dar conto delle posizioni sui diversi temi affrontati (ambiente e territorio, servizi sociali, scuola, immigrazione, ecc.) rimarca in maniera esplicita la consonanza di massima su tali temi “che consente di pensare che sia possibile costruire un percorso condiviso, anche con altri gruppi o persone interessate, per giungere a una proposta di un programma e di una lista civica unitaria, in ogni caso chiaramente alternativa alle forze che hanno governato il Comune negli ultimi nove anni”.

Il PD ha tuttavia segnalato che Gavardo Rinasce è lo strumento con cui intende “gestire” le questioni amministrative; a settembre abbiamo proposto a Gavardo Rinasce di intraprendere un percorso condiviso per costruire insieme un programma e una lista civica. Una lista alternativa alle forze che hanno amministrato Gavardo in questi ultimi anni, aperta anche ad altri gruppi e persone nuove ma stando attenti a non dare vita ad un “collage” di persone senza molto in comune.

Dopo alcuni mesi di latitanza, di “sì, ma, forse, ci serve tempo… ”, dopo tre incontri e una lettera, alla nostra proposta è stata data una risposta negativa, o meglio, una non risposta e sono state ribaltate le carte in tavola. Buttando al vento tutto quello che avevamo cercato di costruire fino ad ora, ci è stato chiesto infatti di aderire ad un progetto del tutto diverso, non condiviso, ma elaborato e portato avanti unicamente da Gavardo Rinasce. Anche il recente comunicato dell’avvocato Marco Piccoli conferma questo cambio di rotta.

La proposta di Gavardo Rinasce è antitetica alla nostra: esclude anzitutto la possibilità di un percorso condiviso ma prevede solo la adesione a un loro progetto già definito. Ci viene chiesto infatti di aderire ad una serie di scelte già prese e definite: il candidato sindaco, le persone o gruppi da coinvolgere, le possibili alleanze. Ci è stata poi ventilata la possibilità di un accordo, più o meno esplicito, con la Lega che, in cambio della presenza in lista di alcune persone a lei gradite, sembrerebbe disponibile a non presentare una propria lista a Gavardo.

Gavardo in movimento ritiene tutto ciò inaccettabile sia nel merito che nel metodo. Riteniamo in particolare inaccettabile l’ipotesi di un accordo, più o meno sotterraneo o mascherato, con la Lega. Non crediamo sia sufficiente “non lasciare aderire alla lista le persone che hanno governato in passato”.
Il problema, secondo noi, non è Vezzola o i suoi seguaci, il problema non è Bertoloni o i suoi amici, (o almeno non solo); il problema sono le proposte, le idee, i valori, le scelte politiche e amministrative portate avanti dai partiti e dai gruppi che sostengono tali persone.

Noi di Gavardo in movimento concordiamo sull’opportunità di allargare l’alleanza e di coinvolgere persone nuove anche di diverse estrazioni, ma crediamo fondamentale che questo processo avvenga solo sulla base di un’adesione e condivisone di un minimo comune denominatore di valori e proposte. Non è sufficiente solo vincere ma è necessario anche governare in modo serio e stabile.

A noi non interessa salire a tutti i costi sul carro dei vincitori se questo significa venir meno al nostro modo di pensare e praticare l’impegno politico. Non possiamo pensare di lavorare insieme a persone che si riconoscono in gruppi o partiti politici che esprimono valori antitetici ai nostri, che, trincerandosi dietro la questione – certamente reale – della sicurezza, alimentano un clima di odio ed intolleranza, che esprimono sentimenti xenofobi, se non razzisti.

Il PD e Gavardo Rinasce hanno più volte sostenuto di voler creare discontinuità con la precedente amministrazione e di voler costruire un’alternativa alle forze che hanno governato a Gavardo negli ultimi anni. Evidentemente hanno cambiato idea…noi no e crediamo ci sia ancora la possibilità per una soluzione diversa. Invitiamo gli iscritti al PD e i cittadini gavardesi a riflettere sullo scenario che si sta prefigurando.

Allegato: documento finale confronto Gim e Pd

Gavardo in movimento: un percorso condiviso per le prossime elezioni amministrative

Abbiamo avuto modo di leggere quanto uscito sui giornali in seguito alla conferenza stampa organizzata da Gavardo Rinasce in vista delle prossime elezioni amministrative. Quanto riportato conferma quanto ci era stato anticipato in una riunione avvenuta nei giorni precedenti la conferenza ed è in gran parte in linea con le considerazioni che avevamo allora espresso, almeno per quanto concerne gli intenti e il risultato finale che si vuole raggiungere.   Continua la lettura

Acqua Bene comune: Ri-publicizzazione, il ritorno dell’acqua nelle nostre mani

Il referendum del 18 novembre è stato indetto per rivendicare la gestione pubblica dell’acqua. Ma siamo sicuri che la gestione pubblica del SII (Sistema Idrico Integrato) sia la soluzione giusta? Non rischiamo  di avere un servizio magari datato (un po’ superato) meno efficiente e più costoso di quello che potremmo avere con una gestione mista pubblico-privata? Continua la lettura

Acqua bene comune – Storia di un Referendum

Il 18 di novembre i cittadini della provincia di Brescia saranno chiamati, tramite un referendum consultivo, ad esprimersi con un Sì o un No se il Servizio idrico integrato debba rimanere totalmente in mano pubblica, senza la presenza di un socio privato.

Ma perché di nuovo un referendum sull’acqua? I cittadini italiani non si erano già espressi nel 2011? Continua la lettura

Depuratore del Garda, sponda bresciana

Dopo più di un anno di silenzio si torna a parlare del depuratore che dovrebbe servire la sponda bresciana.

E’ bene ricordare il fallimento del progetto precedente che prevedeva di convogliare i reflui a 70 km di distanza, più precisamente nel Comune di Visano.

L’ultima notizia in merito al nuovo progetto è questa: sembra che ci siano allo studio ben cinque ipotesi, studio che è stato commissionato all’Università di Brescia.

Una di queste cinque ipotesi riguarderebbe proprio la zona tra Gavardo e Muscoline e più precisamente monte S. Martino.

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Le ragioni del SI!

REFERENDUM PROVINCIALE PER L’ACQUA PUBLICA

IL 4 ottobre a Gavardo, presso l’Auditorium C: Zane, don Fabio Corazzina (già presidente di Pax Cristi e attualmente parroco a Brescia) spiegherà le ragioni del SI al prossimo referendum provinciale sull’acqua.

L’incontro è organizzato dal Comitato Referendario Acqua Pubblica Valle Sabbia. Continua la lettura

Arriva il commissario. Quale futuro per Gavardo?

Il Sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola non ha revocato le proprie dimissioni e Gavardo verrà commissariato.
Triste epilogo quello che tocca ad uno dei più grossi paesi Valsabbini che vedrà l’arrivo di un commissario con l’obiettivo di gestire l’ordinaria amministrazione e traghettare il comune alle elezioni previste per la prossima primavera.

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Finalmente le DIMISSIONI!

Dopo l’ulteriore sospensione di altri 12 mesi, conseguente alla conferma della condanna anche in secondo grado, il sindaco Vezzola ha inviato ieri le proprie – inaspettate – dimissioni dalla carica di sindaco. Gavardo in movimento saluta con soddisfazione questo, seppur tardivo, epilogo. Noi infatti avevamo chiesto al sindaco Vezzola di dimettersi già all’indomani della sentenza di condanna in primo grado, per senso di responsabilità e rispetto nei confronti dei cittadini gavardesi. E da allora abbiamo più volte ribadito la nostra richiesta, sia in consiglio comunale che sul Gattopardo e sul nostro giornalino. Continua la lettura

Anche quest’anno, il consigliere comunale di Gavardo in movimento ha deciso di versare il corrispettivo del gettone di presenza ad associazioni che operano sul territorio Gavardese.

Come ricorderete presentammo una mozione che proponeva la rinuncia al gettone di presenza da parte dei consiglieri e la costituzione di un apposito fondo cui fra confluire il corrispettivo dei gettoni ed eventuali altre entrate, da utilizzare per piccoli aiuti finanziari a famiglie bisognose di Gavardo. Ma la mozione non fu inserita all’ordine del giorno perché non ammissibile: il Sindaco spiegò che la rinuncia la gettone di presenza è una scelta personale e non può essere “imposta” nemmeno con una decisione all’unanimità del Consiglio. Continua la lettura