LA FORZA DELLO ZERO

MS 4Lo Zero è associato in modo naturale al suo aspetto quantitativo, cioè al nulla.
Privazione, mancanza, impossibilità, sono le parole che vengono in mente.
Quando diciamo CONSUMO ZERO DEL TERRITORIO, oppure KILOMETRO ZERO, o ancora RIFIUTI ZERO, molti pensano a soluzioni un po’ estreme e impopolari, perché si pensa costino in termini di limitazioni, privazioni, fatica, impegno…. Si guarda subito all’aspetto limitante e si fatica a vedere tutti i benefici che queste scelte comportano.

Proviamo a guardare dentro lo ZERO.

 

CONSUMO ZERO DEL TERRITORIO = 

Una fascia di verde intorno al mio paese.

Case già costruite e non vendute che non perdono valore

Fine delle speculazioni edilizie, della grande impresa immobiliare

Lavoro per piccole imprese locali e artigiani, nelle ristrutturazioni o recuperi dell’esistente.

Stop alla impermeabilizzazione del suolo, con riduzione del rischio di alluvione.

E ancora…

Mantengo bello il paesaggio

Lascio a miei figli un territorio bello come io l’ho trovato

Trattengo il turista, invoglio altri turisti

Contribuisco a fare dell’Italia uno dei paesi più belli al mondo.

Non do alibi e spazio al riciclo di denaro sporco,

ne spazi per l’occultamento dei rifiuti tossici

 

AGRICOLTURA BIO A  KM ZERO =

Conosco e vedo da dove viene il cibo che mangio.

Incentivo gll agricoltori locali, le realtà rurali, le piccole realtà,

Promuovo la cura del territorio, dei boschi, un economia locale non dipendente dalle bolle finanziarie

Aumento la capacità del mio territorio di produrre cibo.

Promuovo biodiversità, garantendo la possibilità di futuro.

Disincentivo la grande industria agricola, le monocolture, gli OGM, le sementi brevettate, gli ibridi che non richiedono l’impollinatore, lo sfruttamento di intere popolazione e di bambini.

Preservo di conseguenza gli impollinatori naturali, come le api.

Mangio sano e sto meglio

Riduco la spesa  sanitaria

 

RIFIUTI ZERO =

Evito la produzione rifiuto indifferenziato, modificando le abitudini che lo producono

Non utilizzo oggetti usa e getta che non si degradano nell’organico.

Riciclo l’organico nella compostiera o conferisco un organico di qualità che possa essere compostato dal mio comune per tutti noi.

Sostengo, e non mi vergogno, soluzioni che spingono al riuso e al riciclo

Conferisco, di conseguenza, ciò che non uso più a strutture locali, organizzate per riutilizzare e riciclare

Do modo di creare lavoro utile.

Faccio risparmiare al mio comune che riduce la quantità di rifiuto da smaltire.

Riduco la tassa rifiuti

Dico stop all’occupazione di suolo fertile con rifiuti di ogni genere, rendendolo inutilizzabile per la vita.

Tutto questo altro non è che un circolo virtuoso, che rimette nelle tasche dei cittadini molte cose, come la salute, il benessere, il lavoro e nella terra rimette la fertilità …cioè la capacità di rinnovarsi e continuare ad essere risorsa.
Pratiche che rendono una comunità più forte, capace di “resistere” agli scossoni esterni.

Dove una piuma che cade …..è solo una piuma che cade