Da più mesi stiamo assistendo ad una campagna mediatica sul tema della (o del?) TAV (Lione_Torino). Con un primo piano l’estenuante tira e molla tra la Lega e il Movimento 5 stelle su «Tav sì, Tav no».
Quasi tutti gli organi di stampa si sono arruolati, armi e bagagli, nel fronte sì TAV. Le televisioni tutte, senza eccezione alcuna.
C’è stata la famosa ABC (Analisi costi-Benefici) voluta dal governo con annessa valutazione degli eventuali costi in caso di rinuncia alla TAV.
Avete forse visto una trasmissione che illustrasse i risultati di questa Valutazione? O anche solo mettesse in confronto le diverse posizioni? Niente di tutto questo.
Il messaggio che è passato è ben altro ( a parte di tacciare di incompetenza i grillini…).
La TAV si deve fare per il bene dell’Italia, perché deve ripartire l’economia (è dal 2008 che deve ripartire …), bisogna far ripartire le Grandi Opere (c’è chi ha tirato fuori di nuovo lo Stretto di Messina!), sbloccare i cantieri fermi (tutti per colpa della TAV? e poi quali cantieri? Non è dato di sapere).
Chi è contro la TAV è contro il progresso e il bene dell’Italia. Punto e basta.
Una campagna martellante, ben orchestrata, che vuol fare diventare senso comune il fatto che l’unica opzione sia fare la TAV e tutte le Grandi Opere, a tutti i costi.
Per fortuna nella società ci sono ancora forze, intelligenze e saperi che si oppongono a questa deriva.
E si trovano domani 23 Marzo a manifestare a ROMA, per dire che quella strada è sbagliata, che le priorità del paese sono ben altre.
Ai nostri lettori vogliamo dare l’opportunità di vedere questa altra faccia della medaglia, non solo quella dei poteri forti. Per poter riflettere e farsi un’opinione propria.
Con due articoli usciti su Il Manifesto.
Il primo di Guido Viale che ricorda che cosa sia effettivamente questa TAV Lione-Torino.
Buona lettura.