Il 17 luglio è stato presentato alla Camera dei deputati il nuovo Rapporto 2018 sul consumo del suolo dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Un documento fondamentale che di anno in anno analizza l’evoluzione del consumo di suolo e fornisce un quadro aggiornato dei processi di trasformazione del nostro territorio.
“Il consumo di suolo con le sue conseguenze, in attesa di interventi normativi efficaci, non si ferma. Il rallentamento progressivo dovuto alla crisi economica è sicuramente non sufficiente …
… la ripresa economica … non dovrà assolutamente accompagnarsi a una ripresa della artificializzazione del suolo che i fragili territori italiani non possono più permettersi. Non possono permetterselo neanche dal punto di vista strettamente economico, come ci indica la Commissione Europea, alla luce della perdita consistente di servizi ecosistemici e all’aumento di quei “costi nascosti”, dovuti alla crescente impermeabilizzazione del suolo …
La tutela del patrimonio ambientale, del paesaggio e il riconoscimento del valore del capitale naturale sono compiti e temi che ci richiama l’Europa, fondamentali alla luce delle particolari condizioni di fragilità e di criticità climatiche del nostro paese …”.
“ … Un consistente contenimento del consumo di suolo è la premessa per garantire una ripresa sostenibile dei nostri territori attraverso la promozione del capitale naturale e del paesaggio, l’edilizia di qualità, la riqualificazione e la rigenerazione urbana, oltre al riuso delle aree contaminate o dismesse.”
(tratto dalla presentazione che accompagna il Rapporto).
In allegato un articolo de Il Manifesto e il link dove scaricare il testo del Rapporto.