PERCHÉ ANDARE A VOTARE IL 17 APRILE
Il 17 aprile 2016 siamo chiamati a votare per il referendum abrogativo contro le trivelle che estraggono gas e petrolio lungo le coste dei nostri mari, dall’Adriatico all’Ionio, fino allo stretto di Sicilia, senza limiti di tempo (cioè fino ad esaurimento del giacimento) …
Siamo consapevoli della disaffezione che i cittadini avvertono nei confronti della politica, in particolare per l’incapacità di quest’ultima di motivarli alla partecipazione attiva e alla conseguente co-gestione della “cosa pubblica”. Ma proprio nel nome di un comune interesse, Gavardo in movimento, ritiene che partecipare alla votazione del 17 aprile, sia per ognuno di noi, una pratica irrinunciabile.
In particolare lo ritiene per due motivi: il primo perché l’istituto del referendum costituisce l’adempimento di un dovere civico che favorisce lo sviluppo di una comunità e il secondo perché, come confermato dalla nostra Costituzione all’art. 75, la consultazione referendaria è uno dei pochi strumenti di democrazia diretta e attiva. Solo chi si reca alle urne decide, chi sta a casa rinuncia alla sua autodeterminazione delegandola ad altri …
Pertanto, Gavardo in movimento, invita tutti i cittadini e le cittadine gavardesi a boicottare l’astensionismo, a non far mancare il proprio voto perché solo così non avremo sprecato inutilmente denaro pubblico e sarà raggiunto il quorum necessario a rendere valida la consultazione popolare (50 per cento + 1 degli aventi diritto).