In questi giorni pre-elettorali, in cui tutti parlano e scrivono di futuro, in cui gli slogan si spendono a profusione, ci è parso di puntualizzare la nostra idea in merito.

Il futuro di una comunità oggi dipende dalla capacità di cogliere le nuove sfide: la riduzione del consumo di suolo agricolo, la riduzione degli sprechi ( energetici, alimentari, finanziari), la riduzione dei rifiuti, la promozione di una socialità che guarda alla persona e ai suoi bisogni.

Spingere verso lo zero  consumo del territorio, zero spreco e zero rifiuti si può e molti comuni virtuosi hanno già intrapreso questa conversione con grandi effetti positivi, a partire dalla creazione di posti di lavoro.

Un percorso molto più impegnativo, ma meno costoso e più utile, che costruire un impianto a biomassa o un parcheggio sotterraneo in una piazza arroccata sopra la roccia, come lo è la piazza de Medici. Analogamente costruire  una comunità coesa, rispettosa delle diversità, solidale è più difficile, ma più efficace che imporre ordine, tramite regole e divieti.

Dunque, più impegnativo e difficile perché richiede nuove energie, nuovi modi di vivere e lo spendersi, non di pochi, ma di tutti noi, cittadini di Gavardo, cittadini del mondo, ancorati ad abitudini ormai non più sostenibili, individualisti ignari o di professione, spesso disinteressati per le cose pubbliche…. Dobbiamo cambiare, trovare nuove strade e ci serve un amministrazione che guidi questo cambiamento. Questo è il vero coraggio da mettere in campo per il futuro non solo nostro, ma anche dei nostri i figli e i figli dei nostri figli.