CONSUMO DI SUOLO: UNA OCCASIONE MANCATA

imageCONSIGLIO COMUNALE con  all’ O.d.G. ESAME DELLE OSSERVAZIONI ED APPROVAZIONE DEFINITIVA DELLA VARIANTE GENERALE DEL PGT

Nel luglio scorso, alla prima scadenza per la presentazione delle osservazioni al PGT, “Gavardo in movimento”, in linea con il proprio programma amministrativo, ha presentato  una osservazione “sul contenimento del consumo di suolo” che poneva  la necessità di pensare nuovi percorsi di fuoriuscita dalla crisi nella direzione di un nuovo modello di sviluppo, più attento alle questioni ambientali, ecologiche, e alla sostenibilità.

La variante generale al PGT poteva essere l’occasione per un reale cambiamento di rotta nella direzione  di un forte contenimento del consumo del suolo. A Gavardo, il suolo consumato si attesta al   16,1%,  ben superiore rispetto ai parametri adottati in contesti sovracomunali: si noti che la stima del consumo del suolo a livello europeo si attesta al 4,6 %, a livello nazionale al 7,3%,  in Lombardia supera di poco il 10%.

Nella nostra osservazione, in sintesi, chiedevamo :

– una rigorosa revisione della nuova edificabilità prevista negli ambiti di trasformazione, sulla base di una più realistica valutazione dell’ effettivo fabbisogno abitativo;

–  lo scorporo dalle aree destinate ad accogliere la volumetria del Borsino immobiliare di tutte quelle aree che di fatto sono inedificate e/o in zone di espansione dell’abitato esistente;

–  la riduzione degli indici edificatori delle diverse tipologie di aree nell’ottica di non consumare suolo inedificato da un lato e di spingere il mercato verso il completamento delle aree già edificate, non sature o il recupero/ristrutturazione di quelle dismesse, dall’altro.

– la promozione e l’incentivazione  del recupero dell’edificato storico esistente,  degli interventi di risanamento conservativo, della manutenzione straordinaria nonché la ristrutturazione, in modo da rendere più conveniente la trasformazione del suolo antropizzato rispetto al consumo di nuovo suolo naturale.

il Consiglio Comunale, del 8 ottobre scorso, non ha accolto le nostre osservazioni: a maggioranza ha bocciato la nostra osservazione con i soli voti contrari dei consiglieri del gruppo “Gavardo Rinasce”, essendo assente il nostro consigliere Silvio Lauro.

Ci ha sorpreso positivamente che anche la Provincia di Brescia, nella “Procedura di Valutazione di Compatibilità al PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE”, ai sensi della legge regionale n° 12 del 2005 “Legge per il Governo del Territorio”, si eprimeva in modo fortemente critico sul tema del consumo del suolo, presentando parecchie prescrizioni.

Come già aveva messo a verbale nell’agosto scorso in occasione dell’ incontro di concertazione tra la Provincia ed il Comune di Gavardo, quest’ultima, evidenziava  nelle sue prescrizioni le problematiche relative all’eccessivo consumo di suolo della Variante Generale, sottolineando che esso superava ampiamente il limite quinquennale del Piano Territoriale di coordinamento  Provinciale che definiva un limite di consumo di suolo effettivo di 130.000 mq (pari a 3% del suolo attualmente urbanizzato;) a fronte dei  circa 450.000 previsti dal PGT.

Sostanzialmente per queste motivazioni, veniva richiesto dalla Provincia lo stralcio di non poche politiche/azioni che in questa variante determinano un consumo di suolo aggiuntivo.

Ma i tecnici nelle controdeduzioni alle osservazioni, e le forze di maggioranza del Consiglio Comunale hanno obiettato sul carattere prescrittivo dei rilievi della Provincia, e, poi, frettolosamente, senza nessuna riflessione in prospettiva futura, hanno bocciato, tutte le principali e sostanziali richieste in tema di riduzione di consumo di suolo.

Ci è molto dispiaciuto che su questo tema ci sia stato il voto incomprensibilmente favorevole di Gavardo Rinasce, tanto più che poi ha espresso voto contrario all’intera variane al PGT.

 Proprio per la motivazione con le quali è stata accompagnata la bocciatura della nostra osservazione, ma nella sostanza anche di quelle della Provincia, cioè …non può essere accolta in quanto comporterebbe una radicale revisione dei presupposti su cui si basa la variante generale al PGT,  e per la mancata discussione, con grande rammarico ci sentiamo di affermare che il Consiglio Comunale, ha perso una occasione importante di riflessione e di confronto di nuovi modelli di sviluppo e di crescita per il futuro nel  nostro paese.